MAJO

MAJO – MARIO ROSSi

Mario Rossi, in arte “Majo”, nasce a Brescia il 31/01/1963. Consegue la Maturità Artistica nel 1981.

Entra subito nel mondo del lavoro come pubblicitario, occupazione che affiancherà per numerosi anni all’attività di fumettista.

Nella seconda metà degli anni ’80 frequenta la Scuola d’Arti Visive dell’autore argentino Ruben Sosa, dove incontra i futuri colleghi Giancarlo Olivares e Luigi Simeoni, con i quali esordisce nel 1991 con Full Moon Project, una serie di genere horror-paranormale pubblicata dalla Casa Editrice Eden, realizzando il n. 3 Bambole e le matite del n. 5 Il Ponte di Angoulême. In occasione di quell’esperienza, entra in contatto anche con Davide Longoni, Stefano Vietti, Marco Febbrari, Andrea Mutti, Fabio Pezzi e Riccardo Borsoni, a vario titolo, collaboratori in seguito del Gruppo Hammer.

Nel biennio 1993/95, Majo collabora per la rivista Intrepido, disegnando una storia a colori sul n. 4, dal titolo Preludio e fuga con sangue, sulla sceneggiatura di Peppe de Nardo e per la testata Lazarus Ledd, della Star Comics, realizzando il n. 11 Operazione Goliath, sceneggiata da Stefano Vietti.

La collaborazione con la Star Comics prosegue e nel 1995 esce in edicola la serie di fantascienza Hammer, di cui Majo è uno dei creatori titolari, insieme a Olivares, Simeoni, Vietti e Borsoni. Oltre che partecipare al gruppo creativo della serie, Majo scrive in coppia con Febbrari la sceneggiatura del n.1 Doppia Fuga, disegna le matite dell’inizio del n.12 Cuore Infranto e matite e chine di alcune tavole del n. 13 L’ultimo sogno.

Nel 1997 incontra Mauro Boselli, sceneggiatore di Mister No, Zagor e Tex, il quale gli propone lo studio di un nuovo personaggio per l’albo contenitore della Bonelli ZonaX.

Da quel momento il fumettista bresciano entra a far parte dello staff della serie horror Dampyr, creata da Boselli e Colombo, che vede la luce allo scoccare del nuovo millennio con Il figlio del Diavolo, disegnato da Majo. Suo è anche il n. 2 e altri quattordici numeri della serie, con cui Majo consolida il suo stile realistico ed evocativo.

Al progetto Dampyr il fumettista alterna alcune collaborazioni con editori d’oltralpe, disegnando due tomi per la miniserie Lost Atlantide su sceneggiatura di Tomas Mosdi, per la casa editrice Soleil e, sempre con lo stesso sceneggiatore, la miniserie di due tomi Josse Beauregard per la Glenat.

Majo “torna” in Italia nel 2014, dove inizia a lavorare a un Tex Gigante, al quale dedica ben tre anni e mezzo e che vedrà la luce nel giugno del 2018. Attualmente sta effettuando collaborazioni per le serie Dampyr e Tex.

LE SUE OPERE